La Finestra di Tolleranza Siegel

La Finestra di Siegel, nota anche come Finestra di Tolleranza, è un modello che spiega come reagiamo allo stress e come il nostro sistema nervoso può essere regolato per mantenere uno stato di equilibrio ottimale.


Cosa rappresenta?

Immagina una finestra con tre zone:

  1. Zona di Tolleranza (al centro):

    • È lo spazio ottimale in cui ci sentiamo calmi, concentrati e funzionali.
    • Qui il corpo e la mente sono in equilibrio: affrontiamo le situazioni quotidiane con serenità.
  2. Iper-attivazione (sopra la finestra):

    • È quando siamo troppo stressati o ansiosi.
    • Reazioni comuni: agitazione, pensieri confusi, battito accelerato, tensione muscolare.
    • Le persone tendono a cercare comfort nel cibo per ridurre lo stress, portando a abbuffate o scelte alimentari impulsive.
  3. Ipo-attivazione (sotto la finestra):

    • È quando siamo bloccati o spenti.
    • Reazioni comuni: stanchezza, apatia, senso di vuoto, difficoltà a reagire.
    • Questo stato può portare a fame emotiva, sedentarietà e sovrappeso dovuto a mancanza di energia e motivazione.

Come influisce su disturbi alimentari e sovrappeso?

  • Quando stress e emozioni difficili ci portano fuori dalla finestra di tolleranza, possiamo usare il cibo come meccanismo di conforto.
  • Nella iper-attivazione: si tende a mangiare troppo velocemente per calmarsi.
  • Nella ipo-attivazione: la mancanza di energia porta a pigrizia, cibo spazzatura e aumento di peso.

Come rimanere nella finestra di Siegel?

  • Tecniche di regolazione come respirazione profonda, rilassamento muscolare e mindfulness aiutano a riportare il corpo nella Zona di Tolleranza.
  • Attività fisica regolare e una sana alimentazione bilanciata migliorano la capacità del corpo di adattarsi allo stress.

In sintesi, capire la Finestra di Siegel ci aiuta a riconoscere i nostri stati emotivi e a migliorare la gestione dello stress, evitando che emozioni e stress influenzino negativamente il nostro rapporto con il cibo e il peso

Nutraceutica e Biofeedback per contrastare la fame emotiva

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Iperattivazione del sistema nervoso

  1. a) Depurante fegato (tarassaco, cardo mariano, etc.)
  • Ruolo: supporta la funzione epatica e il metabolismo degli ormoni dello stress, come il cortisolo. Una migliore funzionalità epatica riduce il carico tossico e lo stato infiammatorio, migliorando il rilassamento autonomico e riducendo la tensione muscolare (Rondanelli et al., 2014).
  • Fame emotiva: migliorando la capacità del corpo di gestire lo stress, contribuisce a ridurre gli episodi di fame nervosa e il comfort eating.
  1. b) Magnesio
  • Ruolo: essenziale per la regolazione del sistema nervoso autonomo. Riduce l'ansia e l’iperattivazione simpatica, favorendo il rilassamento muscolare e migliorando il sonno (Barbagallo & Dominguez, 2010).
  • Fame emotiva: diminuisce gli episodi di fame nervosa riducendo lo stress e l’impulso di consumare cibi ricchi di zuccheri e carboidrati.
  1. c) Omega-3
  • Ruolo: gli acidi grassi EPA e DHA modulano l’infiammazione sistemica e migliorano la plasticità neuronale, supportando l’equilibrio emotivo e riducendo la risposta allo stress (Krawczyk et al., 2019).
  • Fame emotiva: stabilizzano l’umore, riducendo il bisogno di ricorrere al cibo come meccanismo di autoregolazione.
  1. d) Griffonia simplicifolia
  • Ruolo: fonte naturale di 5-HTP, precursore della serotonina, che regola il tono dell’umore e riduce lo stato di iperattivazione del sistema nervoso autonomo (Birdsall, 1998).
  • Fame emotiva: regola l’appetito e riduce gli impulsi alimentari compulsivi associati all’ansia e alle emozioni negative.

4.2 Ipoattivazione del sistema nervoso

  1. a) Carnitina
  • Ruolo: stimola la produzione di energia cellulare nei mitocondri, migliorando il metabolismo e contrastando l’apatia e la fatica cronica tipiche degli stati ipoattivanti (Onofrj et al., 2013).
  • Fame emotiva: riduce la tendenza a ricercare cibi ipercalorici per compensare la mancanza di energia, favorendo una regolazione energetica più equilibrata.
  1. b) Ginseng con Griffonia
  • Ruolo: il ginseng agisce come adattogeno, migliorando la vitalità e la funzione cognitiva, mentre la griffonia regola il tono dell’umore, favorendo il recupero dagli stati di bassa motivazione e apatia (Reay et al., 2005).
  • Fame emotiva: insieme, riducono l’attrazione per i comfort food legati alla scarsa energia e all’umore depresso, promuovendo scelte alimentari più consapevoli.
  1. c) Fucus
  • Ruolo: alga marina ricca di iodio che stimola la funzione tiroidea e il metabolismo basale, migliorando i livelli di energia e contrastando la lentezza metabolica degli stati ipoattivi (Clark et al., 2003).
  • Fame emotiva: supporta un metabolismo più efficiente, riducendo il bisogno di consumare carboidrati per sopperire alla stanchezza cronica.